Home Pensioni Modalità particolari di accesso alla pensione Salvaguardia Terza salvaguardia - 10.130 Norme Messaggi ME 1997 Messaggio 25972 del 2 ottobre 1997
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Iscritti alla gestione dipendenti pubblici
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Lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione - Lettera B
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Lavoratori cessati entro il 30/09/2012 e in mobilita ordinaria o in deroga a seguito di accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011 - Lettera A
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Lavoratori contemporaneamente prosecutori volontari e cessati per accordi individuali o collettivi
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Lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto per accordi individuali o per accordi collettivi di incentivo all'esodo - Lettera C
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Lavoratori prosecutori volontari in mobilità ordinaria che attendono il termine della stessa per effettuare il versamento volontario - Lettera D
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Soggetti non scrutinati nella prima e seconda salvaguardia (65.000, 55.000)
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Terza Salvaguardia - 10.130
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Tipologie dei lavoratori e criteri di salvaguardia
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Messaggio 25972 del 2 ottobre 1997
Oggetto:
Trattazione domande di assegno di invalidita' e pensione di inabilita'. Accertamento del requisito contributivo.
Si e' appreso che alcune Sedi, nel corso della trattazione
di domande di assegno di invalidita' e pensione di inabilita'
che risultino da respingere per carenza del requisito
sanitario, continuano ad effettuare gli accertamenti sulla
situazione contributiva del richiedente, unicamente in sede di
ricorso amministrativo, seguendo pedissequamente le istruzioni
fornite all'epoca con Circ. n. 187 del 17.8.89.
Peraltro tale modalita' procedurale non e' piu'
rispondente alle attuali aspettative degli interessati, in un
momento in cui la particolare attenzione rivolta dall'Ente
alle esigenze degli utenti, ha sollecitato l'adozione di ogni
utile iniziativa diretta a migliorare la qualita' dei servizi,
sviluppando un'attivita' di consulenza sempre piu' impegnativa
e qualificata.
E' dunque necessario che la comunicazione del
provvedimento di reiezione di una domanda di prestazione
riporti informazioni complete circa i motivi che ostano al
riconoscimento della prestazione stessa (carenza dei
requisiti contributivi e/o sanitari).
Al riguardo le Sedi sono tenute all'adozione degli
opportuni correttivi organizzativi ed operativi, al fine di
poter fornire all'utenza interessata, risposte piene ed
immediate in merito alle richieste inoltrate.
Inoltre, i recenti indirizzi di revisione organizzativa e
funzionale improntati ad un organizzazione di lavoro "per
processi", hanno introdotto una nuova cultura del "modus
operandi" che, ampliando la competenza degli operatori addetti
alla specifica area di attivita', pone in stretta connessione
gli adempimenti relativi alla liquidazione dei trattamenti
pensionistici con quelli attinenti la gestione del conto
assicurativo.
Tale orientamento, unitamente ad una nuova filosofia di
impiego della componente tecnologica, determinera' sia pure in
misura graduale, un ridisegno della fisionomia strutturale
periferica dell'Ente, impegnato a garantire, attraverso una
veste sempre piu' moderna e flessibile, una corretta e
soddisfacente gestione dei propri servizi.
IL DIRETTORE GENERALE
TRIZZINO