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Adeguamento all'aumento dell'aspettativa di vita
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APE Sociale
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Cause di decadenza dall’indennità di APE sociale e rapporti con lo svolgimento di attività lavorativa
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Cause di esclusione e di incompatibilità
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Cessazione e revoca del beneficio
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Compatibilità dell’APE sociale con il Reddito di cittadinanza (Rdc), il Reddito di emergenza (Rem) e l’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO)
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Comunicazioni dell’Inps all’esito dell’istruttoria della domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all’APE sociale
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Criteri di monitoraggio e gestione della clausola di salvaguardia
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Cumulabilità tra APE sociale, beneficio “precoci” e accesso alla pensione in salvaguardia
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Documentazione da allegare alla domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio
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Domanda di accesso al beneficio. Decorrenza, importo e modalità di erogazione del trattamento
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Domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale. Requisiti da verificare da parte delle sedi
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FAQ su APE Sociale
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Istruttoria della domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio - scambio dati con altri enti – richiesta verifiche ispettive
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Modalità di trasmissione delle domande
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Nuovi modelli di domanda di accesso al beneficio e moduli per le attestazioni dei datori di lavoro. Istruzioni applicative. Termini per il monitoraggio. Decorrenza e chiarimenti sulla scadenza dei trattamenti
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Possibilità di presentare domanda di accesso al beneficio dopo la scadenza del termine della sperimentazione per i soggetti già in possesso della relativa “certificazione”
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Recupero di crediti sull'APE Sociale
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Recupero indebiti. Applicazione disciplina art. 2033 c.c.
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Regime fiscale
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Riesame dei provvedimenti di annullamento, di rigetto e revoca
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Soggetti beneficiari - Requisiti e condizioni
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Termini di pagamento dei trattamenti di fine servizio e di fine rapporto dei dipendenti pubblici che abbiano richiesto l’indennità
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Termini per il monitoraggio per le domande presentate nel 2024
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Termini per la presentazione delle domande di accesso al beneficio per i soggetti “certificati” nel 2017
Messaggio 43198 del 12 febbraio 1992
Oggetto:
Risposta a quesiti.
Con riferimento alla circolare n. 165 del 25 luglio 1989 si trasmette, per opportuna conoscenza e norma, copia delle risposte fornite a quesiti formulati da una struttura periferica.
IL DIRETTORE CENTRALE
FAMILIARI
OGGETTO: Integrazione al trattamento minimo in caso di titolarità di più pensioni.
I chiarimenti chiesti da codesta Sede circa i criteri di applicazione dell'articolo 6, comma 3, della legge n. 638/1983 in caso di coesistenza, dal 1° gennaio 1988 in poi, di pensione a carico del F.P.L.D. liquidata sulla base di oltre 780 contributi settimanali e di pensione a carico di una gestione speciale per i lavoratori autonomi avente decorrenza anteriore a quella della pensione A.G.O., sono stati forniti, in relazione ad analogo quesito posto da altra S.A.P., con messaggio n. 12003 del 21 ottobre 1991, al quale si fa integrale rinvio, nel senso che l'integrazione al minimo è dovuta sulla pensione A.G.O. costituita per effetto di oltre 780 contributi settimanali.
Codesta Sede ha chiesto inoltre su quale pensione sia dovuta l'integrazione a norma dello stesso articolo 6, comma 3, nel caso di titolare di pensione di reversibilità con decorrenza 1.3.1985, integrata al minimo e aumentata della maggiorazione ex articolo 14 quater della legge n. 33/1980 (si tratta evidentemente di pensione esclusa dalla riliquidazione prevista dall'articolo 1 del D.P.C.M. 16 dicembre 1989 in quanto proveniente da pensione diretta avente decorrenza anteriore al 1° gennaio 1984) e di pensione VO con decorrenza 1.3.1990, liquidata sulla base di oltre 780 settimane di contribuzione obbligatoria e figurativa e non avente titolo alla maggiorazione in questione, abrogata dall'articolo 4 della legge n. 140/1985 Al riguardo deve considerarsi che i criteri informatori del disposto del comma 3 dell'articolo 6 sono chiaramente quelli di assicurare l'integrazione della pensione avente titolo al trattamento più elevato a prescindere, come più volte ribadito, dall'importo del trattamento complessivamente
spettante. Nel caso di specie, quindi, considerato che a parità di trattamento minimo, sulla pensione SO è dovuta anche la maggiorazione ex articolo 14 quater, non spettante sulla pensione VO, si ritiene che l'integrazione al minimo debba essere mantenuta sulla pensione di reversibilità.
IL DIRETTORE CENTRALE
FAMILIARI